Nuova legge sui depositi a vista: ecco cosa cambia immediatamente

Con l’approvazione della nuova normativa in materia di depositi a vista e conti correnti, il panorama bancario italiano si prepara a cambiamenti significativi che avranno un impatto immediato sia sulle banche sia sui clienti. Il via libera della Camera dei deputati a luglio 2025 e il prossimo passaggio al Senato rappresentano il tassello più importante di un percorso legislativo volto ad accrescere la trasparenza, l’inclusività finanziaria e la tutela degli utenti. L’attenzione è ora concentrata su come le regole applicate ai conti a vista – tipologia di deposito dai quali il cliente può prelevare somme in qualsiasi momento – saranno modificate, soprattutto in termini di accesso, obblighi per le banche, trasparenza e protezione contro usi illeciti del sistema finanziario.

Nuove regole sull’accesso e l’obbligo delle banche

Tra le principali novità introdotte emerge la disposizione che impone alle banche l’obbligo di apertura di un conto corrente a chiunque ne faccia richiesta, eliminando precedenti margini di discrezionalità in relazione all’accettazione della clientela. L’istituto bancario potrà rifiutarsi esclusivamente nei casi di sospetto legato alle norme sul riciclaggio e al finanziamento del terrorismo. In ogni altro caso, dunque, l’accesso al servizio basico di deposito a vista dovrà essere garantito senza discriminazioni, favorendo l’inclusione finanziaria e la lotta contro il fenomeno dell’esclusione bancaria, che in passato ha colpito soprattutto le fasce socialmente o economicamente più fragili.

Nel dettaglio:

  • La banca è tenuta a motivare per iscritto, entro 10 giorni dalla richiesta, ogni eventuale diniego legato esclusivamente alla normativa antiriciclaggio e antiterrorismo.
  • L’apertura del conto deposito a vista non potrà più essere rifiutata per ragioni diverse da quelle specificate dalla legge, né per criteri commerciali o reputazionali.

Tali obblighi rappresentano una svolta rispetto al passato e garantiscono il diritto al servizio bancario fondamentale a tutti i cittadini, senza esclusioni arbitrarie.

Recesso e tutela dei clienti: quali limiti per le banche

Un altro punto centrale e immediatamente applicativo della legge riguarda le limitazioni alla facoltà di recesso delle banche. L’istituto di credito, infatti, non potrà più recedere unilateralmente dai contratti di conto corrente a tempo determinato o indeterminato quando i saldi risultano attivi, se non in presenza di motivazioni connesse alle normative antiriciclaggio e antiterrorismo. Questo significa che le chiusure ingiustificate di conti in positivo non saranno più possibili, accrescendo la stabilità e la serenità dei risparmiatori.

La tutela si applica sia ai semplici depositi a vista sia ai conti correnti remunerati o tradizionali. Di particolare rilievo è l’effetto della nuova normativa sui soggetti che, in passato, potevano essere sottoposti a pratiche scorrette o a interpretazioni estensive delle “ragioni oggettive” di recesso da parte degli istituti bancari. Anche sotto questo aspetto, la protezione del correntista assume ora un carattere più stringente e vincolante per il sistema bancario.

Implicazioni per il mercato e l’offerta bancaria

L’entrata in vigore della legge comporta una serie di conseguenze operative e strategiche sia per le banche sia per i clienti. Da un lato, le banche dovranno adattarsi sviluppando processi interni ancora più rigorosi per la verifica delle casistiche di esclusione, che dovranno essere sempre motivate per iscritto e fondate su valutazioni precise in materia di antiriciclaggio e antiterrorismo. Dall’altro lato, viene introdotto un maggiore potere di scelta ai consumatori, che potranno ricercare servizi più convenienti, trasparenti e adatti alle proprie esigenze.

Le recenti tendenze nel mercato finanziario mostrano che l’introduzione di vincoli alla chiusura arbitraria dei conti e l’obbligo di ammettere tutti i richiedenti stanno orientando gli operatori verso servizi più trasparenti, tariffe più competitive e una crescente attenzione alle esigenze sociali, incluso l’alfabetizzazione finanziaria e la protezione delle fasce vulnerabili.

Nel contesto economico generale, si evidenziano anche movimenti sul fronte dei rendimenti: in seguito ai recenti tagli del costo del denaro da parte della Banca Centrale Europea, si assiste a una vivacizzazione dell’offerta, con proposte di conti deposito e conti a vista remunerati a tassi più vantaggiosi rispetto al recente passato, favorendo ulteriormente la concorrenza di mercato.

Quadro normativo, controlli e prospettive future

La nuova legge sui depositi a vista si inserisce nel più ampio quadro di riforme che stanno investendo il sistema finanziario europeo, in linea con l’evoluzione della governance comunitaria e delle politiche di contrasto all’evasione e al riciclaggio. Le banche sono chiamate a investire in sistemi di controllo più rafforzati, basati su tecnologie digitali e intelligenza artificiale per la verifica delle transazioni sospette. Le autorità di vigilanza, in coordinamento con l’Unità di Informazione Finanziaria (UIF) della Banca d’Italia, avranno un ruolo cruciale nell’applicazione dei filtri prescritti dalle nuove regole, assicurando che le esclusioni e le chiusure dei conti siano sempre giustificate e documentate.

Tra le altre misure fiscali che delimitano il contesto 2025-2026, si nota inoltre una revisione delle modalità di deduzione dei componenti negativi di reddito per gli intermediari finanziari e un ampliamento della platea dei soggetti passivi per la Digital Service Tax, incidendo indirettamente sulla redditività e sulle strategie operative degli istituti di credito.

Vantaggi e potenziali criticità

  • I vantaggi immediati per i clienti includono maggiore accessibilità ai servizi bancari, riduzione delle barriere all’ingresso e una superiore protezione contro pratiche scorrette.
  • Le banche, d’altro canto, dovranno sostenere costi per l’adeguamento normativo, investendo in nuovi standard di compliance e formazione del personale.
  • Restano preoccupazioni legate al rischio di abusi o accessi fraudolenti, per cui l’interlocuzione continua tra autorità di vigilanza e operatori sarà essenziale per bilanciare efficienza, apertura e sicurezza del sistema.

In sintesi, le nuove regole rischiano di ridisegnare sia il ruolo delle banche nel supporto ai clienti sia le dinamiche competitive tra istituti tradizionali e nuovi operatori digitali, rafforzando quella cultura della trasparenza e della compliance che rappresenta uno degli assi portanti per il futuro del sistema bancario in Italia e in Europa. Per ulteriori approfondimenti sulle strategie delle banche in ambito antiriciclaggio e sulle evoluzioni del sistema di controllo, si può consultare l’approfondimento sulla normativa antiriciclaggio in Italia.

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