Il trucco legale per non pagare il bollo sul conto corrente: ecco la cifra esatta da tenere

In Italia, una delle tasse ricorrenti che grava sui conti correnti bancari è l’imposta di bollo, spesso percepita come una voce di spesa dalla quale sembra difficile sfuggire. In realtà, esiste un escamotage legale e semplice per non pagare questa tassa annua: basta rispettare una precisa soglia di giacenza media sul proprio conto corrente.

Cos’è l’imposta di bollo sul conto corrente e quando si paga

L’imposta di bollo è una tassa annuale applicata ai conti correnti e ai libretti di risparmio, sia bancari che postali, tenuti da persone fisiche e giuridiche. Per quanto riguarda le persone fisiche, l’importo stabilito dallo Stato è di 34,20 euro l’anno; mentre per le persone giuridiche la cifra è superiore, arrivando a 100 euro annuali indipendentemente dalla giacenza media.
Tuttavia, la normativa prevede una importante soglia di esenzione: se la giacenza media annua sul conto corrente non supera i 5.000 euro, l’imposta di bollo non è dovuta. Questa regola riguarda la maggior parte dei correntisti privati ed è esplicitata chiaramente dalle fonti ufficiose e bancarie.

Cosa si intende per giacenza media annua e come si calcola

Giacenza media annua significa la media aritmetica dei saldi giornalieri dell’anno, calcolata dividendo la somma dei saldi di ogni singolo giorno per 365 (o 366 in caso di anno bisestile).

Il metodo di calcolo si può così riassumere:

  • Si sommano i saldi di ogni giorno dell’anno.
  • Il totale viene diviso per il numero di giorni dell’anno.
  • Il risultato è la giacenza media annua.

Questo valore appare anche nell’attestazione rilasciata dalla banca a inizio anno, utile anche per altre finalità fiscali, come la richiesta dell’ISEE.

Solo se la giacenza media supera la fatidica soglia dei 5.000 euro, il bollo di 34,20 euro viene addebitato al cliente.

La cifra esatta da tenere sul conto: soglia di esenzione

La cifra esatta per evitare in modo legale il bollo è quindi 5.000 euro. Secondo la normativa, finché la giacenza media resta uguale o inferiore a questo importo, l’imposta di bollo non si applica. Al superamento anche di un solo euro rispetto a questa soglia, la tassa diventa dovuta per l’intero anno o trimestre, sulla base della periodicità adottata dall’istituto bancario.

Importante: la giacenza media si riferisce a ciascun intestatario e a ciascun conto. Se una persona è titolare di più conti, la soglia di 5.000 euro si valuta per ciascun rapporto intestato. L’addebito viene generalmente suddiviso nei quattro trimestri, ma la cifra resta la stessa.

Un aspetto da sottolineare è il seguente: se per i prime tre trimestri la giacenza media resta sotto i 5.000 euro, ma nel quarto trimestre (o per l’intero anno) il valore medio supera tale cifra, il bollo viene addebitato interamente.

Strategie legali per non pagare il bollo

La via più semplice e trasparente per evitare il pagamento dell’imposta di bollo consiste nel mantenere la propria liquidità sotto la soglia dei 5.000 euro per tutto l’anno. Tuttavia, esistono anche altre soluzioni lecite per chi ha patrimoni più consistenti ma preferisce non subire questa tassa:

  • Suddividere i risparmi su più conti correnti: è possibile aprire più conti a zero spese presso banche differenti e ripartire la giacenza. Ad esempio, se si dispongono di 10.000 euro, si possono tenere 5.000 euro su ciascun conto, evitando così il bollo su entrambi, purché ogni singolo rapporto resti sotto la soglia.
  • Scegliere banche che offrono la copertura dell’imposta di bollo: alcune banche online o tradizionali si assumono l’onere di pagare il bollo per conto del cliente. In tal caso, l’imposta è comunque versata allo Stato ma non grava sul correntista, rappresentando un buon risparmio per importi superiori ai 5.000 euro.
  • Investire la liquidità eccedente: spostando la parte del patrimonio che eccede i 5.000 euro su prodotti di investimento (conti deposito vincolati, polizze, fondi, ecc.), la giacenza sul conto corrente si riduce, consentendo di rientrare nella soglia di esenzione.

Eccezioni ed esenzioni particolari

Alcune categorie di soggetti sono esenti a prescindere dalla giacenza media. Tra questi figurano:

  • Organizzazioni Non Lucrative di Utilità Sociale – Onlus
  • Organizzazioni di volontariato che rientrano in specifici registri legislativi
  • Cooperative sociali e altri enti del Terzo settore opportunamente registrati.

Per le Onlus e gli enti assimilati, l’iscrizione agli appositi registri comporta l’esenzione automatica dalla tassa, indipendentemente dalla disponibilità media sui conti correnti.

Domande frequenti e precisazioni

  • Il bollo si applica anche ai conti cointestati? Sì, ma la soglia di 5.000 euro vale per ciascun intestatario, non cumulativamente. Ad esempio, se due persone condividono un conto, la banca di solito considera la metà della giacenza come “pro quota” su ogni contribuente ai fini dell’esenzione.
  • E per i conti deposito? Sì, ma alcune banche offrono ulteriori agevolazioni sull’imposta di bollo per alcune tipologie di conti vincolati.

Un’ultima considerazione riguarda la pianificazione finanziaria: chi desidera ottimizzare la gestione dei propri risparmi e ridurre al minimo i costi bancari può sfruttare la regola dei 5.000 euro organizzando meglio le proprie liquidità, diversificando i conti e, ove possibile, scegliendo soluzioni bancarie innovative che assorbano direttamente l’imposta.

In conclusione, il modo legale per non pagare il bollo sul conto corrente è non superare la giacenza media annuale di 5.000 euro su ciascun rapporto intestato, avvalendosi anche di strategie come l’apertura di più conti o la scelta di banche che offrono la copertura di questo onere. Questa soluzione, totalmente legittima, permette a molte persone di risparmiare una cifra fissa e, di fatto, di essere esenti da questa imposta semplicemente adeguando la propria operatività bancaria.

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