Nel mondo del trading online, uno degli errori più frequenti tra chi inizia a operare sui mercati finanziari riguarda la reale comprensione del valore dei pips e le sue implicazioni sulla gestione del capitale. Sottovalutare l’importanza di questa unità di misura può portare a gravi errori di valutazione, mettendo a rischio il proprio portafoglio. Per questo motivo, è fondamentale chiarire cosa rappresentano esattamente 100 pips, come si calcolano, e quale impatto possono avere su profitti e perdite.
Cosa sono davvero i pips e perché sono tanto importanti?
Il termine pip è l’acronimo di “percentage in point” e viene utilizzato per indicare la variazione minima di prezzo in una coppia valutaria, tipicamente nel mercato forex. Un pip rappresenta generalmente una variazione di 0,0001 nel cambio valutario, con l’eccezione di alcune valute come lo yen giapponese, dove è pari a 0,01. Capire il pip è essenziale, perché ogni profitto o perdita registrato in un’operazione è esprimibile proprio in termini di pips. Sono quindi uno strumento universale per misurare la performance di un’operazione, calcolare stop-loss, take-profit e soprattutto il rischio collegato alle proprie strategie di investimento.
I pips sono usati per valutare risultati, rischi e obiettivi; trascurarne il significato può portare a una gestione superficiale del denaro investito, alterando la percezione dell’effettivo guadagno o perdita in euro o dollari.
Il valore dei pips: quanto valgono davvero 100 pips?
Molti principianti commettono l’errore di considerare i pips solo come una misura astratta, senza collegarli al valore concreto in valuta reale. Invece, 100 pips possono avere un impatto molto diverso a seconda della dimensione della posizione e della coppia valutaria interessata. Ad esempio, nel caso della popolare coppia EUR/USD, il valore di un pip è comunemente 10 USD per ogni lotto standard, ovvero per 100.000 unità della valuta base. Quindi, un movimento di 100 pips corrisponde a 1.000 USD di guadagno o perdita per ogni lotto standard movimentato. Su minilotti (10.000 unità) il valore per pip scende a 1 USD, quindi 100 pips valgono 100 USD. In sintesi, il valore dei pips dipende da questi parametri:
- Dimensione del lotto (standard, mini o micro)
- Coppia di valute utilizzata
- Valuta di quotazione
Impostare correttamente il calcolo dei pips è indispensabile per non incorrere in errori di money management e per evitare di sopravvalutare o sottovalutare la reale esposizione ai rischi.
L’errore comune dei principianti: ignorare il vero impatto di 100 pips
Spesso chi muove i primi passi nel trading sottostima l’impatto reale di una variazione di 100 pips pensando che sia un target facilmente raggiungibile e poco rischioso. In realtà, la gestione errata porta a due rischi principali:
- Sovraesposizione del capitale, aprendo posizioni troppo grandi rispetto al proprio saldo, e quindi rischiando perdite ingenti anche con piccole fluttuazioni.
- Impostazione imprudente di stop-loss e take-profit, trascurando il fatto che i movimenti di prezzo repentini possono erodere rapidamente i guadagni o amplificare le perdite.
Chi non si prende il tempo di calcolare correttamente quanto perdi o guadagni per ogni pip si espone a livelli di rischio inappropriati. Per esempio, se un trader principiante entra a mercato con un lotto standard e la posizione si muove contro di lui di 100 pips, registra una perdita di 1.000 USD, spesso pari o superiore al capitale iniziale. Questo è uno degli errori più disastrosi per chi non comprende la reale entità del valore economico associato ai pips.
Come calcolare correttamente il valore dei pip
La formula generale per il calcolo del pip è la seguente:
Valore pip = (1 pip / tasso di cambio) x dimensione della posizione
Nel caso della coppia EUR/USD con un lotto standard (100.000 euro), 1 pip = 0,0001, quindi:
Valore pip = (0,0001 / tasso di cambio EUR/USD) x 100.000 = 10 USD (approssimativamente, se il tasso di cambio è vicino a 1).
Per una posizione su minilotto, basta dividere per 10, quindi 1 USD a pip. È però fondamentale ricordare che il valore del pip cambia per ogni coppia valutaria e per ogni dimensione di posizione. Nelle valute in cui la valuta di quotazione non è USD (come GBP/JPY), il valore pip deve essere convertito nella valuta desiderata.
Un esempio pratico:
Supponiamo di aprire una posizione di 1 lotto (100.000 unità) su EUR/USD. Un movimento di 100 pips in positivo genera un profitto di 1.000 USD, mentre lo stesso movimento in negativo comporta una perdita equivalente. Se invece si apre una posizione di 0,1 lotti (minilotto), 100 pips valgono 100 USD. Ipotizzando invece una posizione con micro lotti, il valore scende a 10 USD per 100 pips.
Strategie e consigli per la gestione del rischio collegati ai pips
Comprendere il significato effettivo dei pips e saper tradurre i movimenti in valuta reale è essenziale per adottare efficaci strategie di money management. Alcuni accorgimenti pratici includono:
- Utilizzare posizioni ridotte all’inizio per minimizzare i rischi, scegliendo micro o mini lotti, così da limitare le perdite massime in caso di errore
- Stabilire stop-loss e take-profit realistici calcolando attentamente il valore in euro/dollari delle variazioni di pip
- Calcolare sempre il rischio/rendimento di ogni operazione, senza farsi ingannare dalla sola entità dei pips guadagnati o persi
- Mantenere una disciplina rigorosa sulle dimensioni delle posizioni, evitando la tentazione di recuperare le perdite velocemente aumentando troppo la size delle operazioni
Un altro aspetto fondamentale, spesso trascurato, è comprendere che il mercato può essere estremamente volatile, e una strategia che punta a guadagnare 100 pips deve essere studiata con cura. Non basta impostare un target di questo tipo se non si ha un’adeguata strumentazione per gestire la pressione psicologica e non si tiene conto della variabilità intraday.
Infine, il concetto di pips trova applicazione primaria nel forex, ma viene utilizzato anche in altri mercati, come CFD e talvolta persino nel trading di criptovalute, sebbene con logiche leggermente diverse. Per evitare errori, è sempre opportuno leggere attentamente le specifiche di ciascuna piattaforma di trading e verificare come venga calcolato il valore del pip per ogni strumento finanziario.
In conclusione, sottovalutare ciò che “vale” 100 pips significa commettere uno degli errori più comuni e potenzialmente dannosi per i principianti. Solo una conoscenza solida di questo parametro permette di governare consapevolmente ogni aspetto della propria attività sui mercati e proteggere efficacemente il proprio capitale.