L’utilizzo del bicarbonato di sodio per la pulizia domestica e la gestione dell’igiene alimentare è una consuetudine tanto radicata quanto diffusa. Molti lo considerano una soluzione naturale e priva di rischi, in grado di garantire la disinfezione di superfici, alimenti e persino utensili. Tuttavia, questa convinzione è spesso frutto di un malinteso che non trova riscontro nella letteratura scientifica attuale, portando a comportamenti rischiosi soprattutto in ambiti dove la sicurezza alimentare è fondamentale. Nonostante le sue indubbie qualità come agente pulente e deodorante, il bicarbonato non ha la capacità di eliminare batteri, virus o altri microrganismi patogeni.
L’equivoco sulle proprietà disinfettanti
La radice della confusione nasce da una sovrapposizione dei concetti di “pulizia” e “disinfezione”. Il bicarbonato facilita la rimozione meccanica di residui organici, sporco e alcuni pesticidi solubili sulla superficie degli alimenti, ma queste operazioni non vanno confuse con la distruzione di agenti patogeni.
Secondo fonti qualificate, il bicarbonato di sodio non possiede né proprietà battericide (cioè non è in grado di uccidere i batteri) né proprietà batteriostatiche (non ostacola la loro proliferazione). In sostanza, il bicarbonato è una sostanza tampone, debolmente basica, che modifica il pH dell’ambiente ma non innesca reazioni chimiche abbastanza forti da inattivare batteri o virus anche a concentrazioni elevate. Questo punto è stato chiaramente sottolineato dalle principali istituzioni incaricate della sicurezza alimentare, che puntualizzano come l’affidamento sul bicarbonato come agente disinfettante sia una mera illusione senza base scientifica.
Ciò che il bicarbonato fa davvero: pulizia e deodorazione
Utilizzando il bicarbonato in cucina o nella pulizia della casa, si sfrutta principalmente la sua capacità di neutralizzare gli odori e agire come abrasivo leggero. Sulle superfici e negli oggetti, aiuta a eliminare residui visibili o leggermente incrostati. Sui vegetali, contribuisce a rimuovere parte dello sporco superficiale e alcuni pesticidi idrosolubili, ma non è in grado di penetrare all’interno degli alimenti né di eliminare pesticidi liposolubili o sistemici, che spesso si accumulano nella polpa di frutta e verdura.
Molti esperti affrontano il tema della sicurezza alimentare mettendo in guardia dai rischi che derivano dalla falsa sensazione di sicurezza conferita dal bicarbonato. L’igiene degli alimenti deve prevedere la riduzione efficace dei contaminanti patogeni, soprattutto per soggetti a rischio come donne in gravidanza, bambini e persone immunodepresse. In questi contesti, affidarsi esclusivamente alla pur efficace azione pulente del bicarbonato può portare a conseguenze gravi, come infezioni gastrointestinali o rischi di tossinfezioni alimentari, per esempio la toxoplasmosi.
Cosa dice la scienza sulle capacità antibatteriche
Secondo la letteratura scientifica attuale, il bicarbonato non è in grado di eliminare batteri patogeni come Salmonella, Escherichia coli, Listeria o Campylobacter. Questi batteri possono essere presenti su crudi, carni, uova, pesce e latticini, oltre che su frutta e verdura. Nessuno dei principali studi sottoposti a revisione ha dimostrato un’efficacia sistemandica del bicarbonato contro tali agenti.
Gli unici effetti documentati riguardano il potere leggermente abrasivo e alcalinizzante, che possono compromettere le condizioni di vita di alcuni microrganismi estremamente sensibili, ma non di quelli patogeni comuni negli ambienti domestici. La concentrazione di bicarbonato e il contatto con i microrganismi nel contesto casalingo non sono quindi sufficienti a ottenere una reale disinfezione degli oggetti e degli alimenti.
Il confronto con i disinfettanti certificati risulta impietoso: prodotti come quelli a base di cloro (Amuchina) o specifici detergenti disinfettanti sono sottoposti a test formali per la loro attività battericida e virucida, mentre il bicarbonato rientra nella categoria degli additivi alimentari e degli agenti di pulizia, ma non dei disinfettanti chimici. L’impiego di sostanze certificate rimane irrinunciabile nei contesti in cui la proliferazione batterica rappresenta un rischio per la salute pubblica o individuale.
Consigli pratici per una corretta igiene
Per chi desidera una pulizia naturale e ridurre l’impatto ambientale dell’uso di sostanze chimiche, il bicarbonato rimane un alleato prezioso contro residui e odori, ma non può sostituire in alcun modo l’azione di veri disinfettanti. Ecco alcune buone pratiche da adottare:
- Lavaggio accurato con acqua corrente: è la strategia di base per la maggior parte degli alimenti freschi, a partire da frutta e verdura.
- Per la disinfezione di alimenti per soggetti a rischio, privilegiare soluzioni certificate come quelle a base di sodio ipoclorito, sempre diluite secondo le indicazioni del produttore.
- L’uso del bicarbonato è adatto per rimuovere sporco superficiale, ma va sempre completato dal risciacquo abbondante.
- Non affidarsi a “rimedi della nonna” per la sicurezza alimentare: il rispetto delle norme igieniche riduce di molto la probabilità di contaminazioni.
- Monitorare la pulizia di superfici e utensili da cucina usando prodotti idonei e approvati per lo scopo.
Per la sanificazione di ambienti e materiali che devono restare igienicamente sicuri, è quindi necessario ricorrere a sostanze riconosciute e testate scientificamente, le sole in grado di offrire una garanzia di eliminazione dei patogeni. Il bicarbonato, sebbene abbia una lunga storia di impiego domestico, deve essere relegato al ruolo di alleato della pulizia quotidiana, ma mai considerato sostituto dei disinfettanti veri e propri.
Una comprensione corretta delle proprietà di questa sostanza è fondamentale per gestire in modo consapevole la propria sicurezza alimentare e quella della famiglia. Resta importante ribadire che solo alcune sostanze chimiche, appositamente formulate, possono garantire risultati certi nella protezione da virus e batteri, mentre il bicarbonato, pur utile sotto altri aspetti, non elimina realmente i microrganismi pericolosi. Le abitudini di pulizia, per essere efficaci, devono fondarsi su conoscenze verificate, lasciando da parte convinzioni errate e miti senza fondamento. Per chi desidera approfondire il tema delle proprietà chimiche, la voce relativa al bicarbonato di sodio offre ulteriori dettagli scientifici sulle caratteristiche della sostanza.