Assumere una donna delle pulizie? Ecco cosa dice la legge sul suo livello e stipendio

Assumere una donna delle pulizie non implica solo la scelta di una persona che svolga le mansioni domestiche, ma comporta una serie di importanti obblighi legali e formali che il datore di lavoro privato non può trascurare. In Italia, questa figura professionale viene definita genericamente “colf” o “collaboratrice domestica”; entrambi i termini indicano chi si occupa di pulizia, riordino, lavanderia e altre attività connesse negli ambienti domestici. Tuttavia, il rispetto delle normative è fondamentale per evitare sanzioni e assicurare i diritti sia alla persona assunta sia al datore di lavoro. L’assunzione a norma di legge tutela tutte le parti coinvolte e garantisce coperture previdenziali e assicurative.

Come regolarizzare l’assunzione

La regolarizzazione del rapporto di lavoro tra privato cittadino e lavoratore domestico avviene tramite la stipula di un contratto specifico. Questo contratto definisce in maniera trasparente il tipo di mansioni svolte, l’orario settimanale, la retribuzione pattuita e la durata dell’impegno. L’assunzione deve essere notificata all’INPS attraverso una comunicazione formale, che deve avvenire entro le 24 ore precedenti l’inizio effettivo delle prestazioni lavorative. Tale comunicazione è obbligatoria sia che il rapporto sia continuativo sia che l’impegno sia limitato a poche ore alla settimana (minimo 4 ore) e si effettua online, tramite il portale dell’ente o, in alternativa, attraverso il contact center multicanale INPS-INAIL .

Oltre alla comunicazione, è fondamentale fornire tutte le informazioni e i documenti necessari: copia di un documento di identità valido, tessera sanitaria aggiornata e, se disponibili, eventuali diplomi o attestazioni professionali. Il rispetto di queste regole si applica sia alle lavoratrici e lavoratori italiani che stranieri, per i quali vanno presi in esame anche i permessi di soggiorno e la regolarità del loro status amministrativo.

Livelli di inquadramento e contratto collettivo

La determinazione del livello in cui inquadrare una donna delle pulizie dipende dai compiti effettivamente affidati e dalle eventuali competenze professionali possedute. Il riferimento normativo obbligatorio è il Contratto Collettivo Nazionale del Lavoro Domestico (CCNL colf e badanti), che specifica una scala di livelli professionali. I principali livelli coinvolgono:

  • LIVELLO A: Addette esclusivamente a mansioni semplici e di pura pulizia, senza coinvolgimento in attività di assistenza o di particolare responsabilità.
  • LIVELLO B: Collaboratrici con responsabilità lievi o che abbiano qualche specializzazione (ad esempio, addette a servizi di lavanderia o stiro).
  • LIVELLO C: Collaboratrici che svolgono compiti che richiedono maggiore autonomia e competenze specifiche.

Di norma, la donna delle pulizie viene assunta come livello A o B secondo il CCNL, salvo che possieda titoli o esperienze particolari che giustifichino un inquadramento superiore. Il livello di inquadramento determina il minimo retributivo obbligatorio che il datore è tenuto a corrispondere e garantisce tutele su orari, permessi e ferie contrattualmente sanciti .

Stipendio, busta paga e contribuzione

Lo stipendio di una donna delle pulizie è stabilito dal CCNL in funzione del livello di inquadramento e dell’orario di lavoro. Il contratto prevede una retribuzione minima oraria, da aggiornare periodicamente in base alle revisioni nazionali, che non può mai essere inferiore alle soglie stabilite dal contratto stesso. Lo stipendio, quindi, varia in base a:

  • Numero di ore lavorate settimanalmente
  • Livello di inquadramento
  • Eventuali maggiorazioni per lavoro festivo, straordinario o notturno
  • Possibile convivenza all’interno dell’abitazione del datore di lavoro

La retribuzione deve essere corrisposta tramite busta paga mensile, da cui vanno trattenuti i contributi previdenziali a carico della lavoratrice e del datore di lavoro. I versamenti contributivi obbligatori riguardano:

  • INPS per la pensione e le prestazioni assistenziali
  • Assicurazione contro gli infortuni domestici (INAIL)

Il corretto assolvimento degli obblighi contributivi è imprescindibile per ottenere una piena copertura assicurativa e per accedere alle prestazioni previdenziali future. Anche la copertura in caso di malattia, infortunio o maternità è prevista dal contratto nazionale e rafforza le garanzie per la lavoratrice.

Diritti, tutele e adempimenti per il datore di lavoro

Assumere una donna delle pulizie in regola rappresenta la maggiore tutela legale sia per il lavoratore sia per il datore stesso, che si mette al riparo da sanzioni e contestazioni. La legge prescrive obblighi quali:

  • Registrazione del contratto e comunicazione agli enti
  • Pagamento regolare di stipendio e contributi
  • Rispetto dei giorni di riposo, ferie e permessi
  • Consegna e aggiornamento della busta paga
  • Stipula di un’assicurazione contro gli infortuni domestici

È possibile assumere una collaboratrice anche solo per poche ore settimanali, senza limiti minimi o massimi fissati dalla legge, purché il rapporto sia regolarizzato. La flessibilità dell’orario può essere adattata alle esigenze della famiglia, ma ognuna di queste prestazioni deve essere tracciata e certificata.

In caso di cessazione del rapporto, il datore ha l’obbligo di comunicare all’INPS termini e motivazioni dell’interruzione dell’attività, oltre a provvedere al versamento delle eventuali spettanze residue e alla consegna del modello CUD per la dichiarazione dei redditi.

Benefici della regolarizzazione

Per la lavoratrice, essere assunta secondo legge significa maturare anzianità contributiva, accedere a prestazioni previdenziali, assicurative e avere un trattamento retributivo garantito. Per il datore di lavoro significa evitare pesanti sanzioni, ridurre i rischi legali e accedere anche a possibili detrazioni fiscali sulle spese per lavoro domestico.

L’assunzione regolare di una donna delle pulizie, oltre a tutelare entrambi, contribuisce a contrastare il lavoro nero e favorisce il rispetto dei diritti fondamentali di ogni lavoratore. Ogni rapporto professionale ben regolato rafforza i benefici sociali, economici e relazionali, sia nella singola famiglia che nella società.

Per approfondire aspetti fiscali, contrattuali e normativi, è consigliabile consultare il sito dell’INPS e rivolgersi a consulenti di settore o patronati, soprattutto quando si tratta di gestire gli obblighi amministrativi più complessi.

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