Tosse che non passa: ecco le possibili cause da non sottovalutare

La tosse persistente, ovvero una tosse che si protrae oltre le normali tempistiche di una banale infezione stagionale, rappresenta un sintomo che non deve essere trascurato. Quando la tosse si protrae per più di tre settimane, può diventare un segnale di disturbi più complessi e, in alcuni casi, anche di patologie serie. Questo disturbo può non solo compromettere la qualità della vita quotidiana, ma può anche indicare l’esistenza di processi patologici che richiedono un approfondimento diagnostico.

Le cause più comuni della tosse che non passa

I motivi alla base di una tosse che non si risolve sono molteplici. Tra le più frequenti si trovano infezioni respiratorie come raffreddore e influenza, che in alcuni casi provocano una reazione infiammatoria protratta delle vie aeree superiori. Spesso, tuttavia, il sintomo persiste anche oltre la risoluzione dell’infezione, soprattutto nei soggetti fumatori o esposti a inquinamento atmosferico .

  • Raffreddore e influenza: spesso la tosse accompagna le patologie virali delle vie aeree superiori, ma tende a risolversi entro poche settimane.
  • Sinusite e gocciolamento retronasale: il muco prodotto nei seni paranasali può scendere verso la gola provocando irritazione e stimolando il riflesso della tosse. In questi casi, la sensazione di muco in gola si accompagna a tosse stizzosa, talvolta persistente sia di giorno che di notte.
  • Asma: l’infiammazione cronica delle vie respiratorie, spesso associata a componenti allergiche, può determinare una tosse che si accentua nel corso della notte o al risveglio mattutino. L’asma si manifesta frequentemente con difficoltà respiratorie associate, senso di costrizione toracica e sibili espiratori.
  • Bronchite cronica e BPCO: chi è affetto da broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO) o bronchite cronica, spesso riscontra una tosse quotidiana, produttiva o secca, particolarmente accentuata al mattino. Queste condizioni sono tipiche dei fumatori di lunga data e dei soggetti esposti a inalazione ripetuta di polveri e inquinanti.

Accanto a queste cause frequenti, ci sono altre condizioni meno comuni ma di grande rilevanza clinica che possono spiegare una tosse protratta.

Altre patologie e fattori da considerare

  • Reflusso gastroesofageo (GERD): la risalita di acido dallo stomaco verso l’esofago può irritare la laringe e le vie aeree, provocando una tosse cronica spesso notturna o dopo i pasti. Non di rado il paziente può non percepire bruciore di stomaco, ma solamente una tosse secca, resistente ai comuni trattamenti respiratori.
  • Allergie respiratorie: condizioni come rinite o allergie stagionali determinano la produzione abbondante di muco e irritazione delle mucose delle vie aeree superiori, portando frequentemente a tosse cronica aggravata dall’esposizione agli allergeni.
  • Tosse psicogena: lo stress, l’ansia o altri fattori psicologici possono essere responsabili di una tosse persistente non spiegabile da alterazioni organiche. In questi casi è fondamentale l’approccio multidisciplinare con il supporto di uno specialista.
  • Farmaci: una causa spesso trascurata riguarda l’assunzione di ACE-inibitori, farmaci usati per il trattamento dell’ipertensione, noti per causare in una certa percentuale di pazienti una tosse secca, che si risolve solo con la sospensione del medicinale.
  • Condizioni cardiache: alcune patologie del cuore, tra cui lo scompenso cardiaco, possono manifestarsi inizialmente con tosse stizzosa, soprattutto in posizione supina o durante la notte.
  • Cause rare e gravi: tra le condizioni meno comuni ma più serie rientrano i tumori polmonari, la presenza di corpi estranei nelle vie aeree, malattie autoimmuni e alcune malattie interstiziali polmonari. Queste situazioni richiedono indagini specialistiche accurate, specie in presenza di sintomi come emottisi (presenza di sangue nel catarro), perdita di peso inspiegabile, febbre persistente o dolore toracico.

Quando la tosse è segnale d’allarme

Non tutte le tosse protratte sono segno di una malattia grave, ma vi sono alcuni segnali che devono indurre a rivolgersi tempestivamente al medico per una valutazione approfondita:

  • Comparsa di sangue nel catarro.
  • Perdita di peso involontaria.
  • Febbre che non si risolve o peggiora nel tempo.
  • Sensazione di respiro corto o affaticamento marcato non spiegato.
  • Presenza di dolore toracico prolungato.

Inoltre, il perdurare del sintomo per più di tre settimane, in particolare se si associa ad altri segni di malattia sistemica, rappresenta un motivo valido per approfondire le cause con esami specifici quali radiografia del torace, spirometria o approfondimenti allergologici e otorinolaringoiatrici, guidati dal parere dello specialista.

Diagnosi e gestione della tosse persistente

La diagnosi differenziale di una tosse che non passa richiede l’esame scrupoloso della storia clinica, l’identificazione dei sintomi accessori e un’approfondita valutazione medica. Il medico rivolge domande sulle caratteristiche della tosse, le condizioni in cui si presenta, la presenza di sintomi associati e la storia farmacologica del paziente. È importante stabilire se la tosse sia secca o produttiva, se sia presente prevalentemente di giorno o di notte, e se vi siano fattori aggravanti o allevianti.

Gli esami iniziali

  • Visita medica con auscultazione polmonare e valutazione ORL.
  • Radiografia del torace per escludere danni polmonari, infezioni profonde o masse.
  • Spirometria e test di funzionalità respiratoria per indagare condizioni come asma o BPCO.
  • Esami del sangue e test allergologici in caso di sospetta origine infiammatoria o allergica.
  • pH-metria esofagea se si sospetta il reflusso gastroesofageo.

Sulla base dei risultati, il medico deciderà il percorso terapeutico più adatto, che potrà spaziare dal trattamento farmacologico della patologia di base alla sospensione di farmaci imputati come causa, all’avvio di terapie specifiche per le condizioni respiratorie croniche.

Prevenzione e attenzione all’ambiente

In molti casi è possibile ridurre il rischio di comparsa di tosse persistente grazie ad alcune precauzioni:

  • Evitare il fumo di sigaretta e ambienti fortemente inquinati.
  • Limitare l’uso di sostanze irritanti e il contatto con allergeni.
  • Seguire con scrupolo le terapie per le patologie respiratorie croniche.

L’adozione di uno stile di vita sano, il controllo delle patologie croniche e la costante comunicazione con il proprio medico consentono una gestione ottimale della tosse cronica e una rapida identificazione di eventuali segnali di allarme.

In conclusione, la tosse che non regredisce in modo spontaneo merita sempre attenzione e approfondimento. Non sottovalutare questo sintomo può essere cruciale non solo per migliorare il proprio benessere, ma anche per prevenire complicanze e identificare tempestivamente eventuali patologie sottostanti.

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