Il panorama bancario italiano nel 2025 si distingue per una crescente attenzione verso i tassi d’interesse praticati dalle banche, in particolare sui prodotti di risparmio e investimento come conti deposito e mutui a tasso fisso. Con le recenti variazioni nelle politiche monetarie europee e l’aumento dell’inflazione, gli istituti di credito hanno dovuto adeguare le proprie proposte per rispondere alle nuove esigenze dei risparmiatori e dei richiedenti mutuo.
Conti deposito vincolati: le banche al vertice per rendimento
Nel 2025, le opportunità più interessanti per chi cerca un rendimento garantito arrivano dai conti deposito vincolati. Questi strumenti permettono di bloccare una certa somma di denaro per un periodo stabilito, a fronte di un tasso d’interesse generalmente superiore a quello dei conti correnti tradizionali o dei conti deposito liberi.
Tra le banche che si sono distinte maggiormente per l’offerta di interessi elevati sui conti deposito vincolati spicca Illimity Bank. Secondo i dati aggiornati a maggio 2025, la sua proposta “classic” offre un tasso lordo del 3,20% per vincoli tra 12 e 24 mesi, che sale al 3,50% lordo nella versione “premium”, destinata ai clienti con profilo premium abbinato a condizioni specifiche. Per i vincoli di durata superiore (fino a 60 mesi), i tassi offerti rimangono competitivi, rispettivamente al 3,10% e 3,40%. Considerando la tassazione sui redditi da capitale, questi valori corrispondono a un rendimento netto che supera il 2,5% annuo, rendendo Illimity una delle scelte preferite per gli investitori più prudenti.
Oltre a Illimity Bank, anche istituti come ING, Banca Progetto, Banca Aidexa e Banca Sistema propongono tassi d’interesse competitivi sulle linee vincolate, rendendo questo segmento molto vivace e vario. La classifica può variare leggermente a seconda della durata dei vincoli scelti, della tipologia di conto deposito (classic, premium, supervincolato, etc.) e delle eventuali promozioni specifiche riservate ai nuovi clienti o agli incrementi di liquidità.
I migliori tassi sui mutui a tasso fisso
Mentre il settore dei conti deposito vive una fase di rendimenti in lenta ma continua crescita, anche quello dei mutui a tasso fisso registra oscillazioni interessanti. Si tratta di un segmento strategico, in quanto la richiesta di mutui per l’acquisto della prima casa e per la ristrutturazione resta elevata nonostante il costo del denaro in crescita.
Nel 2025, secondo le ultime rilevazioni, alcuni dei tassi fissi più alti proposti dalle banche italiane per l’acquisto della prima casa si aggirano tra il 3,0% e il 3,1%. In particolare, soluzioni di Banca BPER, BNL, Intesa Sanpaolo, Webank e BCC Milano presentano offerte con tassi finiti tra 2,9% e 3,10%, a seconda della durata dell’ammortamento e dell’importo richiesto. Per somme di 50.000 euro e piani di rimborso ventennali, le condizioni praticate in questi mesi rappresentano la soglia massima individuata nei listini ufficiali delle principali banche italiane.
Da segnalare anche la presenza tra i principali operatori in questo segmento di Crédit Agricole Italia, Banca Sella e Banco BPM, le cui offerte si attestano su livelli molto simili. La concorrenza tra i vari istituti favorisce una leggera riduzione della forbice tra le proposte più alte e quelle più vantaggiose, sebbene restino differenze per quanto riguarda finalità (prima o seconda casa, surroga, ristrutturazione).
Confronto tra principali banche: focus su risparmio e finanziamento
Per chi desidera scegliere la soluzione migliore fra conto deposito vincolato e mutuo a tasso fisso, è utile confrontare direttamente le proposte delle banche che offrono gli interessi più alti per ciascun prodotto. Ecco una panoramica delle principali opzioni evidenziate dalle ultime indagini di settore:
Illimity Bank: regina dei conti deposito vincolati nel 2025, offre tassi fino al 3,50% lordo annuo per vincoli a 24 mesi (premium), risultando la soluzione top per chi vuole accantonare somme medio-alte con orizzonte minimo biennale.
Banca Progetto, ING e Banca Aidexa: seguono a ruota con rendimenti superiori alla media nazionale, in particolare nei vincoli tra 24 e 60 mesi, dove si rendono competitive anche a confronto con strumenti obbligazionari a basso rischio.
Banca BPER e BNL: primeggiano nel comparto dei mutui a tasso fisso, con offerte tra 2,9% e 3,1% per l’acquisto della prima casa. Le condizioni variano in base al profilo del cliente e al tipo di immobile, ma queste banche restano punti di riferimento certi per chi cerca trasparenza e stabilità nella rata.
Intesa Sanpaolo, Webank, BBVA, BCC Milano e Crédit Agricole Italia: proposte molto simili alle precedenti, spesso differenziate da offerte temporanee o da servizi accessori inclusi nel pacchetto mutuo, come assicurazione casa o spese di istruttoria agevolate.
Va sottolineato che la classifica delle banche con i tassi più alti viene aggiornata mensilmente in base ai movimenti del Mercato Interbancario e delle politiche della Banca Centrale Europea. Ciò significa che è fondamentale, prima di sottoscrivere un nuovo conto deposito o un mutuo, richiedere sempre un preventivo aggiornato o una simulazione tramite i canali ufficiali delle banche.
Considerazioni prima della scelta: rischi, fiscalità e sicurezza
Se l’offerta di interessi elevati rappresenta un richiamo importante per i risparmiatori italiani, è altrettanto essenziale considerare altri fattori chiave prima della scelta definitiva. Innanzitutto, la solidità della banca: tutte le banche menzionate sono soggette alla vigilanza della Banca d’Italia e appartengono al circuito del Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi, che garantisce i depositi fino a 100.000 euro a persona per ciascun istituto. Tuttavia, la solidità finanziaria può variare anche in funzione del modello di business e della recente storia creditizia dell’istituto.
Altro elemento cruciale è la fiscalità dei rendimenti: gli interessi delle linee vincolate sono soggetti dal 2025 a una tassazione del 26%, da applicare alla somma lorda maturata. Questo incide sul rendimento effettivo riconosciuto ai clienti e va sempre tenuto presente nel calcolo preventivo della convenienza rispetto ad altri strumenti finanziari.
Infine, va valutata la presenza di eventuali penali per lo svincolo anticipato nel caso dei conti deposito, nonché le spese accessorie (istruttoria, polizze obbligatorie, rapporti notarili) per i mutui. Alcune banche offrono la possibilità di svincolare senza perdere totalmente gli interessi, ma il rendimento in questi casi si riduce sensibilmente rispetto alle stime iniziali.
In sintesi, il 2025 si configura come un anno favorevole sia per chi vuole consolidare il risparmio accedendo a tassi d’interesse particolarmente elevati sui conti deposito vincolati, sia per chi cerca un mutuo a tasso fisso con condizioni competitive rispetto agli anni precedenti. Il confronto attento tra le proposte delle principali banche e l’analisi delle condizioni contrattuali rimangono passaggi indispensabili per una scelta consapevole e vantaggiosa nel medio-lungo periodo.